Articolo a cura del Dott. Alessio Santilli
Il disco intervertebrale è una struttura anatomica costituita da fibrocartilagine e dal 70% di acqua posto tra una vertebra e l’altra – è presente dalla seconda vertebra cervicale alla prima vertebra sacrale. Il DI contrare rapporti meccanici con il corpo vertebrale – la parte considerata statica della vertebra, il movimento si fa principalmente sulle articolazioni intervertebrali. (Asse dinamico)
Ho un’ernia, non potrò mai più fare sport?
La funzione essenziale del DI è quella di facilitare la distribuzione dei carichi statici e dinamici della colonna vertebrale e di collaborare al movimento della stessa.
In situazioni di disagio meccanico, posturale o neurovascolare – o in qualsiasi altra situazione che determina un deterioramento dell’equilibrio tra l’asse statico e dinamico della colonna stessa il DI può ammalarsi ed iniziare una patologia nota come ernia del disco.
Le vere ernie del disco – le piu frequenti L4-L5 – L5 S1 – sono caratterizzata da segni e sintomi clinici degni di essere considerati in ambiente specialistico: dolore sciatalgico completo (dalla natica al piede) – deficit della forza – alterazione dei riflessi neurologici periferici – alterazione della forza. In questo caso l’ernia sarà considerata primaria.
Questo è il caso in cui il paziente che ne è affetto lamenterà sostanzialmente un dolore lombare e sciatalgico completo con associata perdita di forza nel piede che non gli permetterà di muoversi e di camminare normalmente (non sarà in grado di camminare sulle punte e sui talloni).
Le false ernie sono invece quelle situazioni cliniche in cui il paziente riferisce un dolore sciatalgico incompleto (fino al ginocchio), associato ad una modesta alterazione dei riflessi senza deficit di forza. Questo è il caso clinico in cui l’osteopatia può essere considerata una vera terapia risolutiva. In questo caso il disco intersomatico è compromesso in maniera secondaria. Il sovraccarico del metamero interessato è sovente la conseguenza di una disfunzione vertebrale (anche e bacino), viscerale o somato-emozionale che vede come evento finale uno stress meccanico della regione interessata. In questo caso l’ernia sarà considerata secondaria.
Come si tratta un’ernia?
In questo caso il trattamento sarà locale ma prevalentemente a distanza ed avrà lo scopo di rimettere in comunicazione meccanica – fluidica e neurologica la zona interessata dal sovraccarico con la causa di questa anomalia che si troverà probabilmente lontana dalla regione dolente.
Per questo motivo non si può considerare dunque un’ernia lombare sempre la causa di una lombalgia o sciatalgia. Noi tutti viviamo con delle discopatie (protrusioni o ernie false) purtroppo la degenerazione fiscale è un fenomeno fisiologico che interessa l’intera popolazione dopo i 40 anni. Lo scopo del gioco sarà dunque:
- un esame clinico in grado di determinare l’entità della discopatia
- Un esame radiologico (preferibilmente una RMN) che possa documentare la presenza di ernia (la clinica si deve sposare con la radiologia)
- Un esame elettromiogafico – in presenza di sciatalgia – dove si possa escludere una denervazione in atto (ovvero un danno a carico del nervo).
Dr. Alessio Santilli D.O.